Cicloturismo, in Italia mercato da 31 milioni di presenze e 4 miliardi di euro

Cicloturismo, in Italia mercato da 31 milioni di presenze e 4 miliardi di euro

In crescita i cicloturisti «puri» e gli stranieri: i turisti a due ruote rappresentano il 4% del totale. Ma c’è spazio per crescere.

Il cicloturismo si conferma un importante volano di sviluppo territoriale, un beneficio concreto per le piccole comunità rurali e dell’industria turistica in generale. Perché viaggiare in bicicletta non è soltanto un modo alternativo di concepire il turismo in maniera green e slow, ma è un meccanismo virtuoso che muove lo sviluppo territoriale con un impatto economico stimato di circa 338mila euro per km di ciclabile, grazie a nuove forme imprenditoriali e le opportunità di lavoro create dal comparto (guide cicloturistiche, noleggi e servizi dedicati).

Un incremento annuale inarrestabile confermato dal 3° Rapporto Nazionale sul Cicloturismo in Italia realizzato da Isnart per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio in collaborazione con Legambiente. In base ai dati più recenti elaborati dal rapporto, per il 2022 è possibile stimare 31 milioni circa di presenze attribuibili ai cicloturisti, pari al 4% di quelle totali registrate in Italia fino a questo momento.

Si tratta di dati parziali ma incoraggianti, perché indicano una ripresa anche di questo particolare segmento del turismo italiano, in cui non è secondario il contributo che offrono i flussi internazionali. Un’opportunità per valorizzare il territorio che gli enti territoriali stanno sempre più prendendo in considerazione con progetti strutturati e infrastrutture dedicate.

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